Marcello Venuti, Descrizione delle prime scoperte dell’antica città d’Ercolano, Con un’introduzione di Lara Sambucci, Roma, UniversItalia 2016.
Lo storico e archeologo Marcello Venuti (1700-1755), primo Sovrintendente alla Biblioteca del Palazzo Reale di Napoli, godette talmente della stima di Carlo III di Borbone da ottenerne il provilegio di seguirlo nei suoi sopralluoghi sulle zone degli scavi archeologici. Orendendo parte, così, alle prime ricognizioni archeologiche, Venuti ebbe l’inattesa fortuna di imbattersi in un’epigrafe che, senza ombra di dubbio, proveniva dall’antico teatro di Ercolano. Sulla base di tale iscrizione, egli fu il primo a intuire che quegli scavi stavano riportando alla luce l’antica città di Ercolano. A dieci anni dalla sua scoperta, Venuti pubblicò a Roma, nel 1748, la Descrizione delle prime scoperte della città di Ercolano. Il volume offre una delle prime relazioni ufficiali sugli scavi di Ercolano. L’opera è divisa in due parti. Nella prima egli affronta la storia della fondazione della città, approfondisce la natura geografica ed orografica del luogo, affrontando pure temi di vulcanologia, descrivendo l’eruzione del Vesuvio anche dal punto di vista scientifico; questa prima parte riflette un approccio per così dire enciclopedico. Nella seconda parte egli dà conto delle antichità ritrovate sin dai primi scavi.
Venuti Horti Hesperidum