Digital Humanities e Storia dell’Arte a Tor Vergata
Una squadra di centinaia di studenti alla conquista della letteratura artistica italiana.
Le armi sono quelle della tecnologia digitale e del web.
Obiettivo: dare ai giovani una formazione umanistica al passo coi tempi.
Tutto cominciava dieci anni fa, quando a “Tor Vergata” prendeva l’avvio la rivista telematica Horti Hesperidum unita alla biblioteca digitale di fonti storiografiche e letterarie di interesse storico-artistico (trattati d’arte, di guidistica, testi elogiativi…, dall’età rinascimentale a quella contemporanea), insieme a un Laboratorio di Fonti per lo studio della Storia dell’arte.
Si trattava così di proseguire dentro l’ateneo romano una serie di attività di studio – volte all’archiviazione elettronica dei materiali letterari in funzione dell’esegesi testuale – che già da tempo si conducevano alla Scuola Normale Superiore di Pisa, in particolare all’interno del Cribecu, il Centro di ricerche informatiche applicate ai beni culturali fondato da Paola Barocchi nel 1978, che si rivelò così all’avanguardia, alla fine dello scorso millennio, sul panorama culturale e accademico internazionale in anni in cui internet non esisteva ancora, ma quando l’utilizzo dei potenti calcolatori elettronici al servizio della ricerca umanistica era già una realtà.
La Barocchi aveva così indirizzato i più giovani allievi pisani verso le nuove tecnologie. Senza di lei, che ci insegnava a guardare al futuro attraverso il passato, Horti Hesperidum non ci sarebbe. Tante nostre iniziative sono partite da lei, si sono ispirate al suo insegnamento. Anche l’audace impresa realizzatasi in data odierna, quella di affidare la digitalizzazione del Trattato di pittura di Leonardo da Vinci, nella princeps parigina del 1656, ai ragazzi del liceo classico di Villa Sora a Frascati nell’ambito delle attività di alternanza scuola/lavoro, si è ispirata all’insegnamento di Paola Barocchi, che tanta fiducia riponeva nei più giovani: nelle ultime tre giornate di intenso lavoro, tra il 19 e il 21 dicembre 2017, gli studenti della scuola secondaria hanno coscienziosamente offerto il loro prezioso contributo, tra i cui risultati, oltre alla riedizione del testo vinciamo, dobbiamo annunciare la pubblicazione in traduzione italiana degli epigrammi ecfrastici di Fausto Sabeo da Brescia.