Leonardo da Vinci: lectio magistralis di Carmelo Occhipinti, organizzata dalla Società Dante Alighieri in collaborazione con l’ambasciata d’Italia a Doha presso la Qatar National Library
Il 2 maggio è ricorso il cinquecentesimo anniversario della morte di Leonardo da Vinci, l’uomo che, incarnando lo spirito del Rinascimento europeo, ha inaugurato l’«età moderna», come scrisse il suo biografo Giorgio Vasari. Il mondo intero ne ha celebrato l’immensa figura di artista, scienziato e inventore.
Testimonianza dell’enorme prestigio internazionale di cui Leonardo continua oggi a godere, a distanza di mezzo millennio dalla sua morte, è stata l’entusiastica adesione del Qatar all’iniziativa della Società Dante Alighieri che, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Doha, ha organizzato una conferenza sul genio di Leonardo visto dai suoi contemporanei: “Leonardo da Vinci as seen by his contemporaries: remarks about the Mona Lisa and other portraits”. La conferenza, pronunciata presso la Qatar National Library (QNL) dal professor Carmelo Occhipinti (Università degli studi di Roma Tor Vergata), è stata inserita nella programmazione ufficiale del Comitato Nazionale per la celebrazione dei cinquecento anni dalla morte di Leonardo da Vinci del MIBAC e in quella del vivere all’italiana del MAECI.
La biblioteca nazionale del Qatar è l’agorà della vita culturale del paese. Con la sua architettura moderna e maestosa, in cui i differenti dipartimenti diventano un unico spazio interattivo, rappresenta l’anima inaspettata del Qatar, dove la cultura è riconosciuta bene prezioso, da promuovere e sostenere: così, sullo sfondo di tante attività culturali che si svolgono negli spazi di una così strabiliante architettura, la Società Dante Alighieri ha appena sottoscritto con la QNL, in concomitanza con la visita di Stato del premier italiano Giuseppe Conte, un memorandum di intesa finalizzato ad avviare collaborazioni e progetti nell’ambito della cooperazione scientifica, tecnica e culturale tra l’Italia e il Qatar.
Ebbene, la forza dirompente di Leonardo ha riempito lo spazio eventi della biblioteca, dove sono state proiettate dal professor Occhipinti le riproduzioni di alcuni dei più noti ritratti pittorici del maestro, in primis la Monna Lisa.
Così anche il Qatar ha cavalcato l’onda delle celebrazioni del genio eclettico di Leonardo, accogliendo con calorosa partecipazione l’occasione per ripercorrere le sue orme di scienziato e di artista, capace di esplorare terreni ritenuti tradizionalmente distinti, dall’ingegneria alla poesia, dalla pittura all’anatomia, dalla scultura alle invenzioni scientifiche.
Dopo i saluti del direttore della Qatar National Library, Patrice Laundry, a introdurre la lectio magistralis del professor Occhipinti è stato l’ambasciatore italiano a Doha Pasquale Salzano.Il professore ci ha quindi guidati nel percorso enciclopedico di Leonardo, cadenzandone le tappe più significative attraverso i suoi più celebri capolavori: da la “Vergine delle rocce” all’“Ultima cena”, passando per la “Gioconda”.
Non si è trattato di un excursus didascalico, bensì di una rilettura, sul filo dell’esegesi testuale, della produzione pittorica del maestro fiorentino, vista con gli occhi dei suoi contemporanei, alla luce cioè delle testimonianze di ammirazione che i letterati dell’epoca, tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento, formularono per celebrare il maestro di Vinci.
Gli interrogativi, da cui è ha preso le mosse la di Carmelo Occhipinti, hanno messo in scena le prime reazione di chi si trovò di fronte ai portentosi dipinti che uscirono dalle mani di Leonardo.Cosa significava agli occhi dei contemporanei il sorriso della Giocanda?
Quali furono le prime reazioni dei letterati di fronte ai capolavori pittorici del periodo milanese, realizzati presso la corte di Ludovico il Moro?Quale risonanza poterono avere, tra Italia e Francia, le riflessioni teoriche sul rapporto tra pittura e scultura, tra pittura e poesia, che Leonardo aveva elaborato nei propri manoscritti?
La lectio magistralis su Leonardo è stata così un’occasione preziosa per riflettere sulla ricezione dei capolavori di Leonardo attraverso numerosi testi letterari che presuppongono paradigmi di visione, di ricezione e d’interpretazione delle opere d’arte completamente diversi da quelli a cui la nostra società, globalizzata e perennemente online, ci sta abituando.
Nella sua conferenza, di grande suggestione, Carmelo Occhipinti ha citato e discusso alcuni dei componimenti poetici riferiti ai volti di Leonardo (composti da letterati come Bellincioni, Tebaldeo, Lascaris) già da lui esaminati nel suo libro su “Leonardo da Vinci e la corte di Francia. Fama, stile, ecfrasi” edito a Roma per i tipi di Carocci nel 2011.
A seguito dell’intervento del professore, si è svolto un interessante quanto interattivo dibattito, animato dalla dottoressa Angela Campanella, rappresentate della Società Dante Alighieri a Doha:ilprestigio secolare di Leonardo, al centro della cultura mondiale, è stato il fulcro intorno al quale il dibattito si è sviluppato. Il professor Occhipinti ha risposto con passione e con precisione alle domande del pubblico, in parte italiano in parte qatarino.
Le stesse domande delle persone presenti nella Qatar National Library hanno posto l’accento sul valore euristico delle opere e dei progetti di Leonardo, in virtù di quell’approccio interdisciplinare (dall’arte alla meccanica, dalla poesia alla cosmologia) che gli è valsa la fama, così radicata, di genio versatile o, come si usava dire nella sua epoca, di ‘polimata’, di uomo universale.
Giudi Scotto Rosato (Società Dante Alighieri – Doha, Qatar)
Vai alla Rassegna stampa (a cura dell’Ateneo di Roma “Tor Vergata”)