Nuova luce sulla Tribuna degli Uffizi (PRIN PNRR 2022, progetto Darkscape Esperience – DSE)

Nell’ultimo fascicolo di «Horti Hesperidum» sono pubblicati in anteprima alcuni risultati delle attività di ricerca condotte nell’ambito del progetto Darkscape Experience (PRIN PNRR 2022), in relazione al caso di studio della Tribuna degli Uffizi.

Il progetto Darkscape Experience (DSE), presentato dall’Università di Roma “Tor Vergata” (Carmelo Occhipinti), in collaborazione con l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna (Marco Gaiani) e il Politecnico di Milano (Maurizio Rossi) si propone di studiare le originarie condizioni di illuminazione, non solo diurna ma anche notturna, di ambienti appartenenti a edifici storici (studioli, gallerie, cappelle) tenendo conto delle antiche modalità di fruizione “al buio” ampiamente testimoniate dalle fonti letterarie, documentarie e storiografiche di ogni epoca.

Nell’articolo intitolato La Tribuna del Buontalenti e la tradizione del «lume alto», Carmelo Occhipinti (Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, dipartimento di Studi letterari, filosofici e di storia dell’arte), riesamina le fonti documentarie, letterarie, storiografiche sulla Tribuna degli Uffizi ripercorrendo alcuni mutamenti nelle modalità di fruizione e nelle abitudini percettive con particolare riguardo ai sempre diversi modi di illuminazione dal Cinquecento fino al XX secolo.

Nell’articolo intitolato Considerazioni sulla luce nella Tribuna del Buontalenti Andrea Siniscalco ( Politecnico di Milano, Dipartimento di Design, Laboratorio Luce) presenta alcune considerazioni sullo stato dell’illuminazione della Tribuna del Buontalenti. Nel suo articolo viene brevemente descritto lo stato di fatto dell’impianto di illuminazione artificiale e quindi presi in considerazione i fenomeni legati alla luce naturale che si presentano all’interno dello spazio con un’analisi che parte dall’alto – la lanterna – sino ad arrivare alla preziosa pavimentazione della Tribuna. Le considerazioni riportate si riferiscono allo stato dello spazio durante un rilievo in loco effettuato nel marzo del 2024, al mattino e con cielo coperto. Nella descrizione vengono passati in rassegna gli elementi presenti e come reagiscono alla luce naturale che entra nello spazio. Vengono espressi alcuni pareri in merito a come migliorare la percezione visiva delle opere con semplici e non invasivi accorgimenti. L’articolo si chiude con una breve ipotesi sulla progettazione di un sistema di illuminazione artificiale innovativo e portatile, che potrebbe far esperire al visitatore l’illuminazione delle opere come inizialmente concepita.

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