Verstegan insiste qui sui fatti che sconvolsero Francia al tempo delle guerre di religione. L’immagine mostra un interno e un esterno. Nel primo caso si vedono due prigionieri appesi per una gamba a testa in giù, uno dei quali, ci dice Verstegan, è Magister Guilielmus de Bricailles. Per quanto riguarda, invece, l’altra metà della rappresentazione, il testo si informa trattarsi di tali Magister Simon Sicot, Vicarius Divi Hilarij Montieriensis, in primo piano, al quale vengono perforati mento e lingua, e di Magister Arnoldus Dorandeau, vicarius Fleacensis, di cui vediamo il corpo senza vita e il parroco di Beaulieu del quale rimane la sola testa. A completare la narrazione, lo sfondo mostra le mura di una città dalle quali viene scaraventato giù un frate francescano, del quale però l’autore omette il nome.
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