Floriana Conte, Le conseguenze delle mostre, II: Dare forma al vuoto: la tradizione nella Performance Art, Roma, UniversItalia, 2021 (collana Monografie di Horti Hesperidum, 11)
Gli artisti del Novecento e degli anni Duemila spesso negano collegamenti con la tradizione, con la quale in realtà sono praticamente sempre in competizione. Il nesso agonistico con la tradizione figurativa passa attraverso una museofobia dichiarata da quasi tutti gli artisti performativi. Sono centrali il ruolo della lettura e dell’istruzione nella formazione, la predilezione per le possibili forme dell’autoritratto, il particolare rapporto con il pubblico o con gli spettatori instaurato a partire dalla scelta delle parole con cui parlare (e far parlare) della propria attività artistica, il controllo della riproduzione e della conservazione delle proprie opere. Da Picasso a Ulay e a Marina Abramović, il libro offre una storia dell’arte contemporanea riletta nell’ottica delle manifestazioni performative: ne emerge l’aspirazione degli artisti a rendere l’arte immateriale degna dell’esposizione negli spazi destinati all’arte del passato, i musei, e a essere conservata (prima ancora che dalla fotografia e dalle riprese video) attraverso la fama sicura permessa alle opere dalla parola, secondo la più vasariana delle tradizioni.
Floriana Conte ha conseguito il Perfezionamento/Ph. D. in Storia dell’arte e Letteratura italiana alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Socia corrispondente dell’Accademia dell’Arcadia, insegna Storia dell’arte moderna e Storia dell’arte contemporanea all’Università di Foggia. Nel maggio 2019 il suo libro Tra Napoli e Milano. Viaggi di artisti nell’Italia del Seicento. I. Da Tanzio da Varallo a Massimo Stanzione, II. Salvator Rosa, Firenze, Edifir, 2012, 2014, ha ricevuto il Premio “Leonardo da Vinci” dal MAECI-MIUR. Dipartimento per la formazione superiore e la ricerca – Direzione generale per lo studente, lo sviluppo e l’internazionalizzazione per la promozione all’estero della formazione superiore italiana 2017/2020. Nel maggio 2021 la Giuria del Premio Letterario Nazionale “Nicola Zingarelli” XIII edizione 2020 le ha assegnato il Premio speciale.