Francesco Algarotti, Il Newtonianismo per le dame, curato e introdotto da Olga Concetta Patroni, con un saggio di Carmelo Occhipinti, Roma, Universitaria, 2023.
Scritto in forma di dialogo tra una nobildonna e l’autore che s’incontrano in un boschetto, di notte, in attesa dell’arrivo del giorno (dato che «la notte da un tempo in qua era consecrata alle materie scientifiche»), il Newtonianismo per le dame si proponeva non solo di divulgare Newton (e, dunque, di conciliare la scienza col ‘gentil sesso’); si proponeva altresì di andare oltre Newton, per conciliare, diciamo così, Newton con la storia, ovvero: l’oggettività dell’ottica, da una parte, con la soggettività della percezione visiva, dall’altra. In altri termini, bisognava conciliare la scienza con l’arte.
Olga Concetta Patroni è dottoranda in Studi comparati: Lingue letterature e Arti, con indirizzo in Storia dell’Arte presso l’Università degli studi di Roma ‘Tor Vergata’. Si occupa di temi di museologia e storia della fruizione antica con specifico riferimento a esperienze di fruizione notturna di opere d’arte. La sua ricerca ambisce a ricreare, attraverso l’utilizzo di apposite tecnologie, esperienze di fruizione “immersiva” che permettano di immergere le opere dentro la dimensione del buio, per illuminarle secondo modalità di fruizione simili a quelle descritte dalle fonti storiche di Sette e Ottocento. Dal 2020 è parte dei corpo docenti del Master II livello Nuove tecnologie per la comunicazione, il cultural management e la didattica della storia dell’arte presso l’Università di ‘Tor Vergata’.
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